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Case di Paul Harris

Il progetto “Le Case di Paul Harris”, iniziativa del Governatore del Rotary International Distretto 2110 Sicilia-Malta a.r. 2022-23 Orazio Agrò, nasce dalla necessità di fornire, attraverso le professionalità e le specificità dei soci rotariani e simpatizzanti, sia una guida per la comunità locale, sia ristoro alle persone in difficoltà socio/economiche.

Con la pandemia il numero delle persone in condizioni di indigenza e difficoltà socio/economiche è aumentato esponenzialmente.

Ciò che è successo in questi ultimi anni, ha permesso di analizzare con chiarezza come i bisogni di chi è in difficoltà non si possano ridurre solamente al sostegno alimentare o al pagamento di qualche utenza: chi parte da una posizione svantaggiata, si trova spesso in difficoltà su molti aspetti della vita quotidiana e della tutela della salute.

Tutto questo sollecita un intervento dei Club Service e delle associazioni di volontariato nel fornire un servizio di sostegno ed indirizzamento ad un numero sempre maggiore di fruitori.

Secondo il report della Caritas “Gli anticorpi della solidarietà”, le persone che hanno usufruito per la prima volta dei servizi della Caritas rappresentano il 45% delle persone assistite, contro il 31% registrato in Italia prima della pandemia. Quasi una persona su due di quelle che si sono rivolte alla Caritas negli scorsi mesi lo ha fatto per la prima volta, un dato che non lascia ben sperare. I “nuovi poveri” sono maggiormente rappresentati dalle famiglie con minori, dai giovani e dalle donne, vittime di un sistema e di una società che non a tutti concedono le stesse opportunità.

Il numero di volontari rotariani e non che quotidianamente mettono al servizio degli altri e della comunità la propria professionalità, competenza e tempo, è sempre maggiore.

Le case di Paul Harris vogliono consentire ai professionisti rotariani e non, di avere un luogo che possa identificare il concetto di “Servire al di sopra di ogni interesse personale”, diventando così un luogo per i cittadini dove poter trovare conforto e aiuto.

Alcune delle attività che potrebbero essere svolte all’interno dei centri, in base alle diverse richieste e specificità del territorio e della collettività, saranno:

  • sportello di ascolto e orientamento (legale, psicologico, professionale, medico, avviamento a nuove professioni, re-immissione nel mondo lavorativo, ecc.),
  • stage formativi per i giovani,
  • orientamento e aiuto allo studio,
  • alfabetizzazione,
  • micro-credito a favore delle nuove attività e progetto scialuppa per le attività esistenti,
  • sistemi di acquaponica sostenibile,
  • frigo solidale,
  • orti solidali,
  • farmacia solidale,
  • mensa solidale,
  • lezioni di strumenti musicali per allontanare i ragazzi da possibili esperienze negative,
  • ambulatori solidali specializzati in odontoiatria, ginecologia, oculistica, pediatria, ecc.,
  • ambulatorio veterinario
  • iniziative per i giovani “disagiati”
  • iniziative sportive paraolimpiche

All’interno delle Case di Paul Harris, inoltre, vi sono molteplici servizi per i fruitori, quali Wi-Fi pubblico, lavagne interattive, telemedicina, corsi di apprendimento (musica, lingua, mestieri e professioni, tutela e prevenzione, ecc), sostegno agli utenti nell’utilizzo degli strumenti informatici non solo per i servizi socio-sanitari, ma anche per l’interfaccia con i sempre maggiori servizi digitali della Pubblica Amministrazione.

Tutte le sedi oggetto dei progetti sono e verranno acquisite in comodato d’uso grazie alla collaborazione attiva con gli Enti Pubblici, la Caritas, le Diocesi e le Associazioni partner.

I progetti sono organizzati in seno alle aree provinciali (Capoluoghi di Provincia e sedi secondarie nei comuni limitrofi) unitamente ad un centro direzionale a Catania.

La creazione di una rete nazionale permette una maggiore efficienza in termini organizzativi, di garantire un maggiore numero di servizi e una maggiore attrattività verso quei partner che intendano supportare il progetto.

Attraverso l’applicazione web, è possibile gestire la prenotazione dei beni e la geolocalizzazione in tempo reale come avviene nelle attività di sharing esistenti. In questo modo i beni sono utilizzati in maniera ottimale sia in termini di tempo che di manutenzione, ove necessaria.

Inoltre, potranno essere concessi, anche, in utilizzo alle associazioni partner che ne faranno richiesta o semplicemente messe in rete tra le diverse Case di Paul Harris presenti sul territorio.

Le case di Paul Harris sono organizzate ed arredate attraverso un identico stile, marchio e piattaforma gestionale.

Il progetto “Le case di Paul Harris” si affianca al progetto “Buona Amministrazione” che prevede la possibilità per gli EE.LL. di utilizzare la stessa piattaforma di condivisione delle Case di Paul Harris, per condividere beni tra di loro. Si tratta di sharing economy applicata alle P.A. per una gestione più etica della cosa pubblica attraverso la tecnologia e l’ottimizzazione delle risorse e i beni già in possesso dei comuni e da questi poco utilizzate oppure utilizzate solo in determinati periodi dell’anno. 

Attraverso un Centro Unico di Prenotazione centralizzato, accessibile anche tramite portale internet, app (numero verde in futuro), sarà possibile accedere ai servizi nelle diverse sedi o ricevere assistenza.

Gli operatori ed il personale necessario sono rappresentati dai soci della famiglia rotariana, dai professionisti e delle associazioni di categorie partner oltre che dai volontari.

Tra i punti di maggiore forza del progetto troviamo la capillarità sul territorio nazionale, la possibilità di essere un soggetto interlocutore valido per gli stakeholders e un punto di riferimento per le associazioni locali o le singole parrocchie/strutture territoriali.